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Autore Profumo - storia di un assassino
ILTana


Reg.: 07 Mar 2007
Messaggi: 28
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 03-09-2008 02:13  
Un bel film, molto intrigante (non ho letto il libro)...
Ricreata bene l'ambientazione e l'interpretazione del protagonista è (nella sua introversa e finta apatia) portata avanti bene.

Sul finale (la scena del patibolo) però è veramente esagerato, comico dopo un film fatto di ombre e di immagini "crude"...
Interessante la scena conclusiva nella sua metafora: Quel gesto che ricorda il battesimo cristiano e poi quel "donarsi", come una cruenta redenzione...

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revangier

Reg.: 05 Feb 2008
Messaggi: 2484
Da: NAPOLI (NA)
Inviato: 03-09-2008 14:51  
Sì, bello.
Avevo postato un intervento sul blog quando era ancora in programmazione nelle sale.

Durante la visione del film, il fluido di Jean-Batpiste sembra avviluppare l'aria che si respira per quanto potente si percepisce.
Il suo effluvio impregna pioggia e vento, vetro, rame, legno e terra.


~ SPOILER ~

Jean-Baptiste Grenouille, chi era costui?
Qualcuno che avrebbe potuto asservire il mondo intero se avesse voluto perché padrone di un potere più forte del potere del denaro o del terrore o della morte: l'invincibile potere di suscitare l'amore nell'umanità.

Quindi cos'era Jean-Baptiste?
Un uomo?, un mostro?, un assassino?, un folle?, un profano?
Era un cocktail di scellerata genialità, caduto nell'oblìo unicamente perché la sua ambizione fu riservata a un territorio che non lascia alcuna traccia nella storia:
il fugace regno degli odori.

Dove acquisì il suo potere?
Sul sacro suolo di GRASSE, la Roma delle essenze.
Nella terra promessa del profumo, Grenouille apprese la tecnica dell'enfleurage.
Identificò la tredicesima nota, quella fondamentale che fu rinvenuta, narrava un'antica leggenda, in un'anfora dentro la tomba di un faraone, dalla quale si sprigionò, una volta aperta, una fragranza di una tale soave bellezza che, seppure per un fuggevole momento, qualunque persona lo annusasse pensava di trovarsi in Paradiso.
Col procedimento assimilato, applicato alla 'sua materia prima', Grenouille imparò a catturare un odore, a conservarlo per sempre.
Cattura quindi l'anima degli esseri che è racchiusa nel loro odore.
Ed ecco emergere l'assassino, la sua ossessione per le beltà giovanili.

Egli realizzò la credenza degli antichi egizi creando un profumo assolutamente fuori dal comune con l'aggiunta quella nota in più, quella sorta di essenza decisiva in grado di risuonare e dominare su tutte le altre.

La sua natura profana si sviluppa quando - per lui - si schiudono i misteriosi segreti dell'arte profumiera svelati dagli insegnamenti di Giuseppe Baldini, alias Dustin Hoffman il cui volto rende la sua entrata nonché uscita... di scena comicamente tragica!
'Madonna santa!' Crollano i ponti, edifici, ma il mito è incrollabile!

Però, per quanto singolare, per quanto apparentemente invulnerabile (a malattìe, massacrante lavoro), Jean-Baptiste, in quanto mortale, aveva il suo tallone d'Achille.
E riemerge dunque l'uomo coi suoi limiti.
Infatti... c'era 'solo una cosa' che il profumo non poteva fare:
non poteva trasformarlo in una persona capace di amare e di essere amata come tutti gli altri.

Perciò al diavolo, pensò Grenouille, al diavolo il mondo, il profumo e se stesso.
Le sue memorie olfattive lo condussero direttamente nel luogo dov'era nato, il luogo più putrido d'Europa, dove c'era il fetore più insopportabile: Parigi.
Vide la luce dove il puzzo era più nauseabondo che in qualunque altro posto: il mercato del pesce.
La sua natura di mostro è fin da subito ravvisata.
Il primo suono che sfuggì dalle labbra di Grenouille spedì sua madre sulla forca.

In un istante Jean-Batpiste Grenouille scomparve dalla faccia della terra.
Quando ebbero finito, le sue ultime vittime-carnefici, sentirono un timido barlume di felicità.
Per la prima volta nella loro vita credettero di aver compiuto un gesto d'amore.
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joeblack

Reg.: 23 Set 2004
Messaggi: 12354
Da: Roma (RM)
Inviato: 03-09-2008 16:22  
quote:
In data 2008-09-03 14:51, revangier scrive:

Durante la visione del film, il fluido di Jean-Batpiste sembra avviluppare l'aria che si respira per quanto potente si percepisce.



Dunque, sul finale, ti sei lasciata andare anche tu?

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revangier

Reg.: 05 Feb 2008
Messaggi: 2484
Da: NAPOLI (NA)
Inviato: 04-09-2008 01:15  
quote:
In data 2008-09-03 16:22, joeblack scrive:
quote:
In data 2008-09-03 14:51, revangier scrive:

Durante la visione del film, il fluido di Jean-Batpiste sembra avviluppare l'aria che si respira per quanto potente si percepisce.



Dunque, sul finale, ti sei lasciata andare anche tu?



Aspe'.
Non ho fatto un copia-incolla dell'intervento pubblicato sul blog.
L' ho ridotto e ho modificato l'inizio perché ormai non aveva più senso.
Ho scritto così poiché l'altro ieri ho letto gli altri post del topic (mi piace molto l'analisi di Skualo) e sono dunque d'accordo sulla bellezza visiva mentre, in disaccordo, trovo coerente il finale, proprio nella sua eccedenza, per me è assolutamente frugale per evidenziare la prodigiosità - magica - del profumo ideato e prodotto con "l'essenza di Venere", per rilevarne la miracolosità - divina -, insomma.
Cmq, sì, riesco a suggestionarmi (cioè senza dovermi concentrare) facilmente.

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C'è un tempo e un luogo giusto perché qualsiasi cosa abbia principio e fine.


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[ Questo messaggio è stato modificato da: revangier il 04-09-2008 alle 07:53 ]

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revangier

Reg.: 05 Feb 2008
Messaggi: 2484
Da: NAPOLI (NA)
Inviato: 04-09-2008 01:19  
E tu, joe, ti sei lasciato ammaliare da quei lunghi capelli rossi?
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joeblack

Reg.: 23 Set 2004
Messaggi: 12354
Da: Roma (RM)
Inviato: 04-09-2008 08:24  
quote:
In data 2008-09-04 01:19, revangier scrive:
E tu, joe, ti sei lasciato ammaliare da quei lunghi capelli rossi?




beh, se non fosse stato per quei capelli 'adagiati' sul manifesto del film probabilmente non l'avrei mai visto...

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